18 Mar Il Sovescio
Il Sovescio
Probabilmente guardando questa foto dei nostri filari, siti in Torrioni, vi starete chiedendo cosa sono queste “erbacce” e perchè sono lì…
Innanzitutto, quelle che vedete non sono erbacce, ma sono favini, piante legumisone; che ci fanno lì?
Servono per il cosiddetto “sovescio”. Ma procediamo per passi…
Cos’è il sovescio?
Il sovescio è l’azione di interramento di piante o di parti di piante allo stato fresco, praticato allo scopo di arricchire il terreno delle sostanze concimanti in esse contenute. Solitamente nel periodo seguente la vendemmia si usa seminare tali piante tra i filari per riarricchire il terreno di sostanze nutritive e sali minerali. Per incorporare la maggior quantità di micronutrienti e sostanza organica nel suolo, il momento migliore per l’interramento del sovescio nel vigneto si ha quando le piante sono in pre-fioritura, quando si vedono spuntare i primi fiori chiusi.
Tutte le piante sono utili a tal scopo?
La risposta è no; non tutte le piante sono valide a tal scopo, la scelta, infatti, ricadrà su piante appartententi alle seguenti famiglie:
- Leguminose (come il favino, trifoglio incarnato, il lupino, il fagiolo, la lenticchia, pisello da foraggio, la fava)
- Graminacee (come l’avena, l’orzo, la segale, il sorgo)
- Crucifere (come la corza, la senape e il ravizzone)
Come si effettua il sovescio?
Come detto in precedenza il periodo migliore per effettuare il sovescio si ha quando le piante sono in pre-fioritura, ovvero nella prima metà della primavera. Il sovescio si effettua dapprima falciando o trinciando la massa vegetale che fuoriesce dal terreno, fatto ciò si attende un paio di giorni onde disidratare leggermente le erbe, si da abbassare il rischio di andare incontro a processi fermentativi che ostacolano la loro decomposizione ottimale nel terreno. Successivamente il sovescio viene portato a termine incorporando i residui vegetali nei primi 10-15cm di terreno, non di più poichè maggiore è la profondità di interramento, minore è l’apporto di ossigeno e in mancanza di ossigeno la decomposizione va a rilento.